Un guanto sporco di fuliggine, un viso una testimonianza reale che sa di vita vissuta, spazzole e funi che fan da cornice al piu vecchio dei tanti quartieri Londinesi.
Li chiamavano ottentotti per la cenere che gli sporcava il viso, i miserevoli spazzacamini sottovalutati e sottopagati.
Diciamo che a me piace pensare a loro come solitari uomini in nero.
Vedono il mondo da lassù, dove come disse il piu celebre di loro "là dove il fumo si perde nel ciel, lo spazzacamin ha il suo mondo piu bel tra la terra e le stelle di Londra nel cuore, rischiara la notte un vago chiaror..sopra i tetti di Londra..Oh che splendor!"
Perché per amarne la natura che li ha resi brutali, basta salire su quei tetti per cambiare prospettiva.
Una feritoia sul cielo.
RispondiEliminaUn preciso colpo d'occhio.
Poca luce a pensarli bene, nel loro lavoro.
Con la scusa di parlare di gente lontana mi fai riflettere su questo pezzo di cultura, questa mestiere, che pian piano sta scomparendo calpestato da questo discutibile progresso.
Ho ritrovato la musicalità frizzante delle tue parole; un tuffo di gioia.
Mi mancava, cara Giò!
Gaetano
Grazie Gaeta..questo spazio sa ancora cosi poco di me, pero presto o tardi provvedero!
RispondiEliminaun Abbraccio
Leggo mentre sono a visitare merano d inverno https://www.hotel-avelina.com/it/paradiso-naturale/divertimento-invernale
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